LA VOGLIA DI VINCERE Short Story by Vince Cinanni 2015

Edgard, fin da piccolo aveva sviluppato buone capacità scrittorie.

Il Maestro elementare era sempre soddisfatto per i progressi ottenuti dal fanciullo.

Arrivò alle medie con tutte le paure di un giovane della sua età.

Appartenendo alla cerchia delle persone ''discrete'', Edgard era lontano dagli infantili pettegolezzi dei suoi coetanei, lontanissimo dall'aria fritta, espressa da bocche troppo piene di sè.

Durante l'estate Egli prese parte a diversi eventi.
Era il periodo in cui Tutti sono amici, o sembrano esserlo!

Edgard allora iniziò a frequentare un centro di ping pong.
Se la cavava con la racchetta bicolore nera-rossa.
E così il ragazzo cominciò a sfidare i suoi avversari, guardandoli sempre negli occhi.
Riportò nella sua personale scuderia alcuni piccoli trofei.
Nell'Agosto del 1990, Edgard si iscrisse ad un torneo non ufficiale, organizzato da privati.
Il nostro sportivo passò le eliminatorie, giunse agli ottavi di finale.
Lì, battagliò per vincere il suo secondo match.
Il caldo era quasi asfissiante, ed Edgard aveva la mano destra sudata, che faceva da collante con l'impugnatura della sua nuova, fiammante racchetta da pongista.
Dopo qualche giorno, si disputarono i quarti.
Anche in quell'occasione il ragazzo espresse il meglio che poteva dare, conquistando preziosi punti in battuta.
Superò anche la semifinale, oramai aduso a quella competizione perenne, che aveva nel sangue fin dalla nascita.

Per caricarsi, Edgard usciva con la sua rossa bici, ogni mattino verso le sei.
Diciotto chilometri di passeggiata, con un break per mangiare un cornetto.
Il ragazzo, con l'argento vivo addosso sapeva che la semifinale sarebbe stata un arduo ostacolo.
Fu gioacata alle 9.00 di sera, con grandi fari che illuminavano il tavolo verde dei due contendenti.
Edgard si sentiva stanco, molte energie aveva dissolto nel percorso verso quell'incontro.
Indossava un polsino bianco, una sorta di portafortuna.
La vittoria si otteneva al meglio dei tre set.
Nel primo set, il nostro pongista arrancò molto, perdendo di misura.
Lo spazio per un veloce sorso d'acqua ed il match ricominciò.
Nel secondo set Edgard si battè come un leone, conquistando la vittoria per un solo punto.
Il terzo set fu combattuto.
Battute al fulmicotone e difese da buon stratega.
Il punto decisivo fu siglato dal ragazzo, mediante una battuta velocissima e precisa come l'idea che Egli aveva di conquistare il primo posto.
Ci sono persone, io credo, che dentro hanno ''il fuoco'', e credetemi Miei Signori Edgard lo aveva.

Di Vincenzo Cinanni


Aprile B.

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