Il taxista non carica la carrozzella e Pancalli resta a terra
Luca
Pancalli, numero
uno della nazionale del Comitato paralimpico e dirigente sportivo, si
è visto rifiutare una corsa in taxi perché era in carrozzella.
L'episodio è accaduto nella civilissima Torino, lo scorso martedì,
all'uscita dalla sede del Coni per una riunione di lavoro.
La
città di Torino si sente costernata, il No secco del taxista è
stato considerato discriminante e spregevole per coloro che vivono
tutti i giorni il dramma della disabilità.
«Si
tratta di un episodio grave e inaccettabile che ci rammenta quanto le
persone con disabilità continuino purtroppo a subire difficoltà e
disagi nella loro vita quotidiana». Parole del presidente
dell’Anmic,(Associazione nazionale mutilati e invalidi civili),
Nazaro Pagano.
Il
Codacons chiede il ritiro immediato della licenza dell'autore ed
eventuali azioni legali, come sanzione significativa del gesto
ritenuto inaccettabile.
Nazareno
Pagano si augura un impegno concreto della collettività e delle
Istituzioni, per garantire i diritti e la dignità a tutti i disabili
d'Italia. Intanto la città di Torino, come scuse ufficiali, vorrebbe
omaggiare Pancalli con una corsa gratuita, anche se la risposta non
si è fatta attendere: «ho la fortuna di poter pagare da me le corse
in taxi».
Agosta A.
Commenti
Posta un commento