La soap Un posto al sole è a favore dell'omosessualità

La soap opera di successo trasmessa tutte le sere su Rai3, “Un posto al sole”, ha sposato appieno il tema dell'omosessualità in prima serata e senza tabù, come argomentazione d'affrontare tra genitori e figli.
Sandro, l'attore Alessio Chiodini, fu il primo interprete nella soap a dare un bacio gay a un amico conosciuto quasi per caso, scatenando polemiche e falsi inibizioni mentali per un comportamento ritenuto aggressivo e offensivo per i gusti degli italiani. Sandro recita la parte di un ragazzo che scopre l'amore nei confronti di giovani del suo stesso sesso, cacciato da casa dal padre, Roberto ferri, l'attore Riccardo Polizzy Carbonelli, perché avere un figlio omosessuale è un disonore per un uomo come lui amante delle belle donne e di potere.
Negli episodi precedenti, gli autori della soap hanno cercato di inserire qualche circostanza ritenuta imbarazzante per il pubblico pagante, come l'amore lesbo tra due protagoniste di rilievo, o l'amore omofilo tra personaggi di passaggio con effetto mordi e fuggi, tanto poi la gente dimenticherà, perché il telespettatore potrebbe turbarsi e cambiare canale. Nessuno vorrebbe la chiusura anticipata del programma e il licenziamento di attori, attrici e operatori del settore.
Sandro, sempre l'attore gay, gli sceneggiatori attualmente lo hanno voluto su un letto d'ospedale a lottare tra la vita e la morte, vittima di un depistaggio da parte di un finto invertito sessuale per una rapina con un ricco bottino in casa sua. Anche in questo caso il padre vorrebbe far tacere alla stampa le scelte sessuali deviate del figlio, perché la verità fa sempre male.
L'omosessualità, come le unioni civili, sono l'argomento principe di tutti i giorni. L'Europa vuole sanzionare l'Italia perché perde tempo a prendere la giusta decisione in merito, colpa del bigottismo di una certa classe politica? O della Chiesa che vuole sempre l'ultima parola? In tv, o per la stampa, fa più rumore un figlio omosessuale che un figlio diversamente abile.
Il padre, Roberto ferri, non ha mai accettato la diversità sessuale del figlio, perché nel suo mondo autoritario e ovattato dal finto conformismo, certe scelte ti possono marchiare a vita. Meglio piangere un figlio morto che accettare certe circostanze che portano solo dispiaceri.
Un posto al Sole, puntata dopo puntata, grazie alla bravura di tutti gli attori che hanno contribuito a far crescere il prodotto televisivo, continua a seminare consensi di quel pubblico fatto di casalinghe, professionisti o semplici curiosi, con l'augurio che il giorno in cui Sandro si risvegli dal coma e ritorna tra i vivi, non cambi idea e dica che la sua scelta di vita era solo un bluff. 

Agosta A.

 

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