NESSUNO UCCIDA MONTALBANO
Secondo
indiscrezioni non ancora ufficiali, qualcuno vorrebbe mettere fine al
personaggio inventato dalla penna dello scrittore Andrea Camilleri,
il famoso commissario, Salvo Montalbano, interpretato dal bravo Luca
Zingaretti, le cui storie dai titoli particolari, come “Il ladro di
merendine” o “Il cane di terracotta”, racconti girati in
Sicilia nella bella città barocca, Ragusa Ibla.Forse, gli
sceneggiatori gli faranno fare la stessa fine del commissario Corrado
Cattani, interpretato da Michele Placido, nella fiction “La
piovra”? Ucciso dalla mafia a conclusione di una lunga serie
televisiva di successo sia in Italia sia all’estero. Oppure
cambieranno la location con un nuovo volto e nuovi compagni di
lavoro. Chissà? Magari è già pronto un commissario lombardo che
preferisce mangiare il riso alla milanese alla pasta coi broccoli
siciliani dal commissario più amato d’Italia.
La
ritrattazione non si è fatta attendere, ed è lo stesso produttore,
Carlo Degli Espositi, a smentire un articolo uscito giorni prima su
un quotidiano nazionale: “Zingaretti è con noi, è per la Palomar
il miglior centravanti della squadra, altri scenari sono del tutto
privi di fondamento e dimostrano quanto in Italia la squadra che
vince sia perennemente bersagliata dall’invidia e dalla calunnia”.
Montalbano
sono! Esclamazione che diverte tutti coloro che lo seguono da quasi
vent’anni, dai primi episodi andati in onda nel 1999 su Rai 2, poi
passati sulla rete ammiraglia, Rai 1, e attualmente in replica
ottenendo sempre ottimi ascolti.
Una
fiction nata quasi per caso dalla trasposizione dei romanzi di
Camilleri. Nessuno pensava al suo successo dal linguaggio in dialetto
siculo a tratti scurrile, che tanto diverte uomini e donne di tutte
le classi sociali.
Zingaretti
attualmente è impegnato sul set per girare i nuovi episodi che
andranno in
onda
la prossima stagione televisiva, sempre su Rai 1, perché squadra che
vince non si cambia.
Agosta A.
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