BIMBA AFFETTA DA TUMORE IBERNATA IN ATTESA DELLA GUARIGIONE
Matheryn Naovaratpong, soprannominata Einz, è una bambina
thailandese di due anni morta per un tumore incurabile al cervello. I suoi
genitori non si sono arresi alla sua morte, decidendo di conservarla
criogenicamente, ovvero ibernare il corpo per poi risvegliarla in un prossimo
futuro quando sarà possibile curare la malattia, semmai questo possa accadere
realmente.
La piccola Matheryn non sarebbe la prima
paziente a ricevere questo trattamento, considerato chimerico e oneroso. Nel
mondo si contano 133 casi in attesa di un ritorno alla vita, che non è la trama
di un film, come la giovane 21enne ibernata prima del decesso o la donna
anziana di 102 anni: tutti attendono il risveglio dal loro lungo sonno.
I costi possono superare i 200 mila dollari,
circa 185 mila euro, senza ancora aver ottenuto concrete risposte scientifiche.
Un ritorno quasi impossibile da una morte apparente, simile a quella reale per
la perdita della coscienza e della sensibilità, voluta dalle stesse persone
interessate all’esperimento, perchè di esperimento si deve parlare, tranne per
la piccola Matheryn Naovaratpong: un tentativo per alleviare la sofferenza.
Era il 14 aprile del 2014, quando alla piccola
fu diagnosticato un ependiloblastoma, un tumore raro che colpisce i
giovanissimi, interessando l’80 dell’emisfero cerebrale sinistro. Non sono
bastate le massicce dosi di radioterapia, chemioterapia e i 12 interventi
chirurgici: lo scorso 8 gennaio, a Bangkok, la bambina è stata dichiarata
legalmente morta. I genitori, nella speranza di rivederla viva, hanno
seguito l’iter previsto per la conservazione a bassa temperatura delle
cellule e dei tessuti, oltre a salvaguardare la struttura del cervello.
Dopo il decesso fisico viene effettuata
meccanicamente una manovra che consente la ventilazione e la circolazione
sanguigna, in seguito vengono introdotti anticoagulanti e medicinali che
abbassano la temperatura a -130° e per concludere i corpi vengono immersi
nell’azoto liquido a una temperatura di -196°.
La cinematografia americana da sempre ci
propone film in cui si parla di ibernazione o storie simili, indubbiamente
racconti di fanatscienza, pellicole in cui ci sono persone che ritornano alla
vita con lo stesso corpo ma prive di sentimenti e ricordi.
Agosta A.
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