Stop ai vitalizi, arriva delibera della Camera. M5S e FI non votano
Ok dell'Ufficio di presidenza della Camera alla delibera che blocca
la corresponsione dei vitalizi agli ex deputati condannati per reati
considerati gravi. Fi e M5s abbandonano la seduta, e i rappresentanti di
Ap non hanno partecipato al voto. Nessun voto contrario, a favore hanno
votato Pd, Sel, Sc, Fdi e Lega.
"Non partecipiamo al voto. Questa porcata se la votano da soli", dice
Luigi di Maio (M5s) lasciando la riunione prima del voto. Un
atteggiamento che stupisce il Pd: "E' stata approvata - spiega Anna
Rossomando - una proposta equilibrata. M5s mirava a far saltare
l'approvazione della delibera oggi per passare alla sede legislativa,
con tempi più lunghi. Un atteggiamento che stupisce: è contradditorio
viste le pressioni che avevano fatto". La delibera prevede lo stop ai
vitalizi per i reati considerati gravi e ledono la dignità della carica
di parlamentare e di chi la ricopre.
Si tratta prevalentemente di reati di mafia, contro la pubblica
amministrazione e delle condanne in via definitiva a più di due anni per
reati comuni che prevedano un massimo edittale non superiore ai sei
anni, sulla scia di quanto enunciato dalla legge Severino. Nella
votazione non sono emersi voti contrari. I vitalizi non verranno sospesi
nel caso in cui il deputato condannato riceva la riabilitazione: in
quel caso, dopo che egli la avrà comunicata alla Camera, i vitalizi
verranno corrisposti nuovamente dalla data della presentazione della
domanda legittimamente presentata e accolta.
M5s all'attacco - "I membri dell'ufficio di
Presidenza di Camera e Senato del M5S, Laura Bottici, Luigi Di Maio,
Riccardo Fraccaro e Claudia Mannino, stanno incontrando il presidente
del Senato, Pietro Grasso. Al centro dell'incontro la questione vitalizi
ai condannati". Lo rendono noto gli uffici stampa di Camera e Senato
del M5S che chiede 4 modifiche alla delibera. 'ultima bozza di delibera,
venuta fuori dopo l'incontro la scorsa settimana fra Grasso, Boldrini e
i rappresentanti del Partito Democratico - spiegano i parlamentari -
infatti, risulta essere solo un compromesso a estremo ribasso che agisce
su una strettissima cerchia di ex parlamentari, mentre garantisce il
vitalizio vita natural durante a tutti gli altri". "Non ha senso -
continuano - che un cittadino non può essere eleggibile, in applicazione
della legge Severino, se ha riportato una determinata condanna mentre
se la stessa condanna la riceve mentre è parlamentare gli spetta pure il
vitalizio". "Per questi motivi - concludono - nell'incontro col
presidente del Senato si chiederà di intervenire per: includere nelle
cause di abolizione del vitalizio anche chi è stato condannato per reati
punibili con un massimo di pena di 4 anni come previsto nella bozza
originaria di delibera Bottici-Grasso (e non 6), oltre che per abuso
d'ufficio; escludere la riabilitazione come causa di ripristino del
vitalizio; escludere la reversibilità del vitalizio in caso di decesso".
Fi ed Ncd, serve una legge - "La revoca dei vitalizi
ai parlamentari condannati attraverso delibere degli Uffici di
Presidenza delle Camere è una decisione grave e quanto meno di dubbia
costituzionalità". Lo afferma Fabrizio Cicchitto (Ncd) in vista della
riunione contemporanea dei due organi che, alle 14, potrebbero dare il
via libera allo stop. Per Cicchitto, i presidenti delle Camere
dovrebbero tutelare i diritti costituzionali anche quando ciò è
"impopolare". Per l'esponente Ncd la questione va semmai affrontata con
una legge. "La delibera dell'Ufficio di Presidenza della Camera dei
deputati sulla cessazione dei vitalizi agli ex parlamentari condannati
per reati di particolare gravità - si legge in una nota di Forza Italia -
rischia di essere un boomerang clamoroso per il Parlamento e per i
cittadini".
Idv, cancellare questa vergogna - Le Camere hanno il
dovere morale di cancellare la vergogna dei vitalizi erogati agli ex
parlamentari e consiglieri regionali che abbiano conseguito condanne
definitive. Non sono più ammissibili indecisioni. La politica deve
subito fornire ai cittadini un segnale di sobrietà e di umiltà". Lo ha
detto il segretario nazionale dell'Italia dei Valori Ignazio Messina nel
corso del sit-in organizzato in piazza Montecitorio dall'Idv, alla
presenza del senatore del partito Michelino Davico, nel corso del quale è
stato esposto un maxi striscione con la scritta "basta vitalizi ai
condannati ", portate le firme in piazza e distribuito un dossier con
l'elenco di alcuni nomi tra i più eclatanti degli attuali beneficiari di
questa rendita che in alcuni casi raggiunge anche i settemila euro
mensili. "La riunione di oggi degli uffici di presidenza delle Camere -
ha ricordato Messina - esaminerà la delibera che non dovrà in alcun modo
contenere deroghe e passi indietro che sarebbero inaccettabili e
scandalosi. Qualsiasi sia lo strumento normativo, ci batteremo senza
tregua finché i vitalizi non saranno definitivamente eliminati. L'Idv
sul tema ha già depositato una proposta di legge".
Lega, abolirli per tutti - La Lega ha depositato
agli uffici di presidenza di Camera e Senato una proposta per
l'abolizione per tutti i parlamentari, non solo per i condannati, di
ogni tipo di vitalizio o pensione.
Ansa
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