Fecondazione: cade divieto per coppie fertili con patologie
ROMA - Cade il divieto di
accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita per le
coppie fertili portatrici di patologie genetiche: la Corte
Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità di questa norma della legge
40 e del divieto di accedere alla diagnosi pre-impianto.
"Esprimo gioia e soddisfazione: ci aspettavamo una sentenza in tal
senso, che rispettasse i diritti delle coppie che chiedono l'accesso ai
trattamenti sanitari affinché siano rispettati diritto alla salute e
principio di uguaglianza". Lo dichiara Filomena Gallo, uno degli
avvocati delle coppie coinvolte. "Ora - aggiunge - attendiamo le
motivazioni della sentenza".
Un anno fa la Corte Costituzionale ha ricevuto il ricorso per decidere sulla questione.
Le due giovani coppie da cui la causa ha preso le mosse, grazie al
Tribunale di Roma che si e' appellato alla Consulta, hanno vissuto
storie difficili: per una il problema e' una malattia che produce una
malformazione incompatibile con la vita e per questo la donna ha subito 5
aborti di cui 4 spontanei. Per l'altra, la patologia e' la distrofia di
Becker e anche qui c'e' stata un'interruzione di gravidanza. La legge
in vigore, infatti, paradossalmente mette a rischio la salute della
donna e la espone all'aborto.
In Italia sono oltre duemila l'anno le coppie fertili portatrici di
malattie genetiche, dalla talassemia alla fibrosi cistica, che non
possono accedere all'analisi che permetterebbe loro di avere un figlio
sano a causa della legge 40. La stima e' stata presentata lo scorso
febbraio durante il convegno 'The new era of Pgs application'
organizzato a Roma dal centro di Pma Genera e Bioroma.
Nei giorni scorsi i membri del partito Radicale, Marco Pannella e
Rita Bernardini, avevano ipotizzato che dietro questo ritardo nel
prendere una decisione da parte della Consula potessero esserci ''giochi
di palazzo: barricate clericali in trincea per far valere principi
ideologici oppure il tentativo di non mettere in imbarazzo un Governo e
un Parlamento indifferenti fino ad ora alle liberta' civili e al diritto
alla salute dei cittadini''.
Ansa
Commenti
Posta un commento