Pietanze teatrali al Doppio Teatro e in anteprima l'istallazione "Biscia"
Il 17 maggio al Doppio Teatro in via
Tunisi 16 (Ottaviano), alle ore 18:00 Brema81 si presenta e vi invita
a cena. Pietanze teatrali, cibo immaginato e immaginario, cibo reale
da condividere, quando possibile. Ovviamente alcool, che “scioglie
i dubbi”, zenzero che è un antisettico…Non si sa mai, tentacoli
di Polpa che sono “roba da leccarsi i baffi”. Brema81 è un po’
“il tuo uomo che adesso esce e si procura tutto per la tua salute e
per la cena”. Quattro corti, quattro portate teatrali ispirate al
cibo in senso lato e in senso reale. Una serata di teatro a portata
di mano e anche di bocca, possibilmente schizzinosa.
Antipasto Gustoso Senza Scrupoli
LA POLPA (alla Clandestina)
Di Adriano Marenco. Con Francesca R.
Nascè accompagnata dal
Maestro di pianino Daniele Casolino.
Primo Piatto Vegan Trascendentale
BERENICE AL PORTICO
Di Alessandra Caputo. Con Valentina
Conti ed i suoi aiutanti
musicali Rodolfo Valentino Puccio e
Daniele Casolino. Inserti
luminosi Flora Contoli.
Secondo Piatto Sbilanciato
12ore CicciaSecca
Di Marco Bilanzone.
Con Valentina Conti e Francesca R.
Nascè. Impiattamento
Coreografico di Daria Greco
Chiusura di Menù per Cuori Forti
CARLA
Di e con Daniele Casolino. Con la
presenza di Alessandra Caputo,
l’intrusione di Francesca R. Nascè e
lo sguardo di Raffaele Balzano.
Presenta Raffaele Balzano.
Con la presentazione in anteprima dell’
istallazione:
BISCIA
di Chiara Pavoni, Flora Contoli,
Alessandra Caputo
Rodolfo Valentino Puccio al suono e
Roberta Bucidin al trucco
Biscia è una “creatura”, un Essere
ultraterreno, un corpo di Donna nel tempo, fatto di pelle tessile,
tessuto organico prezioso che si muove su musica e suoni. Nasce da un
bozzolo, la sua prima pelle, ed esce per esplorarsi nel
mondo, domanda di sé a alle sue parti
profonde, si espianta le viscere procurandosi una ferita nel manto
dell’ epidermide e ascolta le parole del Cuore, il Signore del
Ritmo e del Polmone, il Signore del Soffio, e le scopre luce. Poi
cambia ancora pelle, abbandona il grande abito fisico che la incarna
e si ritrova nell’ultimo strato, una scarnificazione nella quale i
centri del suo essere sono esclusivamente energia di luce, spina
dorsale, serpe cosmica, origine di
tutto. Biscia muta in continuazione, cresce per non morire, ma per
rigenerarsi. Un’ istallazione di
suoni,effetti vocali, tessuti preziosi, ricami fatti a mano,
illuminazioni di differenti fonti di luce che provengono direttamente
dai vestiti e dal corpo di un essere violento, misterioso,
spirituale.
Zanarella M.
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