IL LATO B SI METTE IN MOSTRA, MA E’ LA FIERA SBAGLIATA

Un manifesto per la Fiera dell’artigianato di Casteggio nell’Oltrepò Pavese, ha provocato un incidente diplomatico tra la Provincia e il Comune,  ritenuto offensivo viene disapprovato dall’assessore provinciale al turismo, Emanuela Marchiafava.
L’artigianato si mette in mostra”, e non è solo un modo di dire. In bella mostra compare il lato B di una ragazza in hot pants, che non lascia spazio all’immaginazione, come a voler citare una pubblicità di 40 anni fa dei jeans, con il richiamo del “chi mi ama mi segua”.
«E il colmo è che stavolta mi tocca pure autodenunciarmi, perché il patrocinio alla manifestazione l’ho dato io!». L’assessore Marchiafava, in segno di protesta per il manifesto ritenuto sessista, annuncia che diserterà la cerimonia d’inaugurazione, scrivendo sulla sua pagina di facebook tutto il suo disaccordo per una pubblicità oltraggiosa e discriminante nei confronti della donna.
L’agenzia che ha curato gli sviluppi dell’evento, divulgando le locandine con l’immagine poco propensa per il tipo di Fiera, si è giustificata dichiarando che voleva rendere omaggio a una pubblicità di slip di vent’anni fa, “forse è un po’ audace, ma non certo offensiva”.
Il tempo per modificare la campagna pubblicitaria è scaduto da tempo, le locandine sono state esposte in provincia e dintorni. Chissà, magari l’immagine servirà a promuovere e svecchiare un evento per richiamare gli addetti ai lavori e non solo. Forse è questo il motivo della scelta dell’immagine messa sotto accusa.
Se l’assessore non verrà all’inaugurazione…ce ne faremo una ragione. Di questi tempi c’è da preoccuparsi di ben altro”. Come sostiene il sindaco di Casteggio, Lorenzo Callegari.
Tutti si augurano che stavolta l’assessore Emanuela Marchiafava faccia un’eccezione alle regole. “E, magari, chi la ama la segua”.

Agosta A.



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