Addio 2014 e benvenuto 2015
“Caro
amico ti scrivo così mi distraggo un po’ e siccome sei molto
lontano più forte ti scriverò”. Canzone di Lucio Dalla di qualche
anno fa.
L’Italia
si risveglia al nuovo anno con le incertezze lasciate nel 2014, non
servirà un colpo di spugna per pulire il marcio di una politica mal
governata.
Giorgio
Napolitano dà l’addio ufficiale in tv, lascia la presidenza dopo
otto anni di duro lavoro, di certo non per gli italiani ai quali ha
provocato solo danni e lacrime.
Napolitano
fu quello che ci rimosse Berlusconi dalla presidenza del Consiglio
per mettere un altro ladro al potere, Mario Monti, ricordato da tutti
per l’IMU e per aver agevolato le banche a spese nostre.
Matteo
Renzi, l’attuale Presidente del Consiglio, salito in carica
scalzando Enrico Letta senza una regolare elezione, si diverte a
sciare tranquillizzando gli italiani che il nostro Paese uscirà
dalla crisi. Forse, da piccolo gli leggevano troppe fiabe dalla
conclusione felice, oppure è il Peter Pan mai cresciuto.
Renzi
è l’uomo dal bonus di 80 euro per i lavoratori dipendenti e
assimilati, lasciando sempre più poveri le classi deboli.
Matteo
Renzi è il servitore di quella Destra lasciata fuori dal governo,
Forza Italia, che vorrebbe eliminare l’art.18 per tutti i
lavoratori. Non ci riuscì il suo amico Silvio, mentre adesso vuole
provarci lui. Promuovere un’elasticità lavorativa per tutti, come
avviene all’estero, facilitando i licenziamenti di massa, come
sostengono i sindacati. L’Italia non è la Germania o la Francia.
L’Italia è il Paese dei Santi, dei poeti, dei navigatori e dei
truffaldini.
Patteggi
la tua pena e ti ritrovi come Giancarlo Galan, ex Presidente della
regione Veneto, accusato nell’inchiesta Mose, riconfermato
Commissario della Cultura. Lo Stato legalizza il suo comportamento
illecito. Questa è l’Italia.
Però,
in politica si è affacciato un nuovo volto politico dalle buone
intenzioni, si fa per dire, Matteo Salvini, leader delle Lega Nord.
Salvini
è ovunque, in tv e sulle copertine dei magazine, desnudo, dei saloni
di bellezza per le casalinghe. Tutti i giorni si sveglia con la
voglia di ripulire l’Italia dal male affare, dimenticando che il
suo predecessore, Umberto Bossi, si è appropriato illecitamente dei
soldi di tutti i contribuenti italiani. “Roma ladrona”, questo
era il suo motto.
Matteo,
sempre Salvini e non Renzi, si cala nelle vesti dell’asinello per
scaldare il piccolo Gesù Bambino. <<I figli dei clandestini
devono accettare la nostra cultura e la nostra religione. Il presepe
non va rimosso dalle scuole>>. Però, tuttavia, Salvini
dimentica che anche Gesù fu un clandestino proprio come lo sono i
rifugiati che vengono dalle terre povere.
“Mafia
Capitale”. Roma trema. Destra e Sinistra coinvolti nelle vicende
mafiose della città più bella del mondo. Non si salva nessuno,
politici e vip inclusi. Belen, De Rossi, Gigi D’Alessio indagati
per corruzione con un noto uomo mafioso locale.
Gigi
D’Alessio non viene punito, semmai promosso ad accompagnare gli
italiani nel nuovo anno, il 2015, al concerto di Napoli, la terra dei
fuochi.
L’Italia
grazie a D’Alessio si risveglia dal lungo sonno, come accadde per
Biancaneve, e si ritrova a dover contare i cocci lasciati da quei
politici interessati solo al potere.
Auguri
di buon anno.
Agosta A.
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