La rivincita dei finti piumini

È bastata una puntata di Report, condotta dalla brava Milena Gabanelli, per svelare gli orrori che subiscono le povere oche durante la spiumatura. I giornalisti hanno filmato e documentato quello che accade dietro un piumino venduto nei migliori negozi dei salotti buoni della città.
Sotto accusa c’è la nota marca “Moncler”, il giorno dopo la messa in onda del programma, ha subito un brusco calo in Piazza Affari con una perdita del 4,8%.
La società produce capi, poi rivenduti a costi eccessivi, utilizzando fornitori che non garantiscono un giusto trattamento degli animali. Le oche non vengono anestetizzate subendo ferimenti o addirittura la morte.
La società afferma che l'associazione del nome Moncler non fa pratiche illegali, perché sono vietato dal nostro Codice Etico, gli animali vengono rispettati. Sempre la Moncler, assicura di aver chiuso con i fornitori italiani, rivolgendosi a quelli dei Paese esteri. Dalla padella alla brace. I fornitori esteri sfruttano la mano d’opera locale a costi inferiori.
Ecco: la rivincita dei piumini e delle pellicce finte vendute a buon mercato. La gente in pochi giorni ha sposato la campagna per salvare le oche spiumate alla morte. Meglio un finto piumino o una falsa pelliccia, a un capo realizzato con le pelli di una volpe uccisa per soddisfare i capricci delle donne dell’alta società.
Purtroppo, tutta questa ondata di solidarietà ha già i tempi brevi, l’uomo ha memoria corta. Il Natale è alle porte e, sotto gli alberi, sono pronti i piumini Moncler dai costi sproporzionati. 

Agosta A.

 

Commenti

I più letti del mese

Caroline Vermalle: “La felicità delle piccole cose”

Germania: gli uomini preferiscono urinare seduti

RIDUZIONE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE