JIM MORRISON, UNA VITA VISSUTA AL MASSIMO
“Non
arrenderti mai, perché quando pensi che sia tutto finito, è il
momento in cui tutto ha inizio”.
Non sono parole dette da un vecchio saggio per consolare un’anima smarrita nella disperazione più buia. Lui è Jim Morrison, il più bohémien degli artisti rock del secolo scorso, leader del gruppo “The Doors”.
Non sono parole dette da un vecchio saggio per consolare un’anima smarrita nella disperazione più buia. Lui è Jim Morrison, il più bohémien degli artisti rock del secolo scorso, leader del gruppo “The Doors”.
La
vita di Morrison è breve, muore prima di compiere 30 anni, ma
vissuta in modo intensa.
Cantante
maledetto sul palco e nella vita. <<Vivere
senza crearsi dei limiti. La vita va vissuta fino in fondo, anche in
modo estremo. “La vera felicità non è in fondo a un bicchiere,
non è dentro a una siringa: la trovi solo nel cuore di chi ti
ama”>>.
James
Douglas, detto “Jim”, nasce a Melbourne, in Florida. La
sua infanzia non sarà per nulla facile. Girerà l’America per i
continui spostamenti della sua famiglia. Un’infanzia scossa da un
pellerossa trovato morto sull’asfalto. Da quel momento la sua
visione di vita cambierà per sempre. Il rifiuto di tutto ciò
che la vita di positivo può darci, sarà la sua unica ragione di
esistere.
Morrison
fu uno studente particolare, amava la lettura e passare i pomeriggi
in biblioteca, affascinato dai poeti della cosiddetta “Beat
Generation”, che segnerà la sua formazione culturale e musicale.
Nel
1965, insieme a Ray Manzarek, fonda il gruppo: “The Doors”,
vendendo 135 milioni di dischi in tutto il mondo in soli sei anni di
attività.
Morrison
fu uno dei più grandi rivoluzionari degli anni Sessanta, un profeta
della libertà e uno dei massimi simboli dell’inquietudine
giovanile.
I
suoi testi erano pieni di rancori verso un padre che non riconosce
come tale. Jim sulle scene esternava tutta la sua rabbia verso quel
mondo perbenista e opprimente, concludendo quasi sempre i suoi
concerti dietro le sbarre di un carcere.
Lui
era Jim, il contestatore di una generazione in cerca di
riscatto dal mondo ostile, dalle droghe libere e dal sesso pratico in
piena libertà.
Jim
Morrison muore il 3 luglio del 1971 nella sua casa a Parigi,
stroncato da un arresto cardiaco. Il suo mito continua, come volle
Oliver Stone, che nel 1991 realizzerà un film sulla breve vita di
Morrison, l’artista maledetto della musica rock americana.
<< Il
mio migliore amico è lo specchio, perché quando piango non ride
mai>>.
Agosta A.
Commenti
Posta un commento