David Bowie si chiede se su Marte c’è vita

Life to Mars? C’è vita su Marte? Così cantava David Robert Jones, in arte David Bowie, nel lontano 1973. Capello rosso carota, trucco da drag queen ed espressione quasi aliena, Bowie esordisce in maniera eclettica esaltando l’originalità che è in lui. Nessuno credeva a un uomo sgraziato e dannatamente kitsch. La sua immagine poteva turbare i sonni tranquilli di tanta brava gente. Oggi è cosa normale, sei out se nel mondo musicale non imponi la tua originalità.
Il testo della canzone, “Life to Mars”, pone dei problemi ancora oggi attuali, quasi una riflessione con tante domande e senza risposte, forse le problematiche degli anni ’70 sono ancora attuali?
Una ragazza rifiuta la società in cui vive, non accetta quel Regime opprimente e uggioso caratterizzato da una politica comunista e da una libertà commediante in continua evoluzione a senso unico. La beatlesmania prende il sopravvento a un mondo ovattato da un finto buonismo. Le donne chiedono la libertà a un mondo maschilista, mentre “ i figli dei fiori” sono in lotta continua senza capirne il vero motivo.
Ci si chiede se su Marte c’è vita. Un pianeta dal colore rosso, proprio come quel comunismo soffocante dei Paese del’est.
Un viaggio senza ritorno su quel pianeta ancora incontaminato, vagato con la fantasia nei racconti di fantascienza.
Sempre il pezzo, “Lif to Mars”, nel 2006 ha fatto da colonna sonora e dato il nome a una serie televisiva britannica ideata da Matthew Graham, Tony Jordan e Ashley Pharoah. Un genere poliziesco che si mescola con la fantascienza.
David Bowie, il Duca Bianco, come è noto in Italia, è un cantautore, un musicista e un attore nato a Londra l’8 gennaio del 1947. È sposato dal 1992 con la modella somala Iman Mohamed Abdul Abdulmajid, ed ha due figli.

Agosta A.

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