Recensione: Scusate se esisto

«Seguo la linea verde per ritrovare il mio appartamento». La ‘linea verde’ è il progetto architettonico di cui si parla nel film Scusate se esisto del regista Riccardo Milani, uscito in questi giorni in tutta Italia ottenendo un notevole successo.
Milani dirige due attori ben collaudati: Paola Cortellesi e Raul Bova, una coppia dalla bravura eclettica e consacrata dalla pellicola precedente,Nessuno mi può giudicare, del regista Massimiliano Bruno, diretto nel 2011.
La trama del film è un cocktail di problematiche vissute dai quarantenni non più adolescenti come la ricerca di un posto di lavoro e l’omosessualità nascosta dalla curiosità della gente.
Paola Cortellesi, nel film Serena Bruno, interpreta la parte di un architetto con un progetto in mano davvero rivoluzionario. Però Serena, per ottenere i consensi voluti da quel mondo maschilista, affiderà a Francesco il suo piano di lavoro, il personaggio gay interpretato da Raul Bova.
Tra Serena e Francesco sboccerà un rapporto di coppia caratterizzato da quella complicità nascosta dietro le false apparenze.
La pellicola non vuole prendere in giro il mondo gay e non chiede approvazioni in merito. La commedia è ricca di equivoci e gag all’italiana dal successo assicurato.
Ormai siamo lontani dalle produzioni che hanno dato lustro al nostro cinema nel mondo.

Agosta A.

 

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