Canta che ti passa

L’Italia un tempo era il paese dei poeti, dei santi e dei navigatori, adesso si è evoluto nella corruzione fatta di politici collusi con la mafia. Gli italiani sono ormai lontani dalle liriche di Dante Alighieri e dalle imprese avventurose di Cristoforo Colombo, l’inferno lo viviamo tutti i giorni e l’America è un Paese colonizzato e vecchio.
Cosa ci rimane da fare? Cimentarci nella musica e fra i fornelli sotto i riflettori di un format di successo.
I palinsesti della Tv italiana sono ricchi di programmi d’importazione estera dal canto libero, X factor e The Voice Italy, spiati dal Grande Fratello e dalle ricette di cucina create in poco tempo, The Master chef. Siamo tutti giudici, veri o presunti, pronti a valutare la nuova realtà televisiva.
Canta che ti passa”. Vecchio detto che non tramonterà mai. Lo dicevano i nostri nonni per non farci patire il vuoto di una giornata di magra. Oggi tutto è cambiato in fretta, senza che nessuno se ne sia accorto. Gli italiani cantano tutti i giorni, e lo fanno anche a stomaco vuoto. Cantano sotto la doccia, cantano in macchina e davanti la Tv per proclamare il campione del programma musicale del momento.
Sono passate poche ore dall’ultima puntata di X factor Italia, dove è stata proclamata la vittoria di Lorenzo Fragola, un giovane siciliano dalla bravura inaspettata.
A votarlo è stato il pubblico di casa attraverso un televoto-truffa, anche le compagnie telefoniche devono cantare, in soldoni.
Gli italiani non smetteranno mai di cantare, fa parte del loro DNA, la buona musica di casa nostra viene riconosciuta anche all’estero. E poi, manca poco al grande evento, quello del Festival di Sanremo 2015, un programma televisivo che bloccherà l’italianetto davanti la Tv per una settimana intera, allontanandolo dai veri problemi che lo attanaglia tutti i giorni.
Canta che ti passa”. Magari, stamani le casalinghe si cimenteranno tra i fornelli televisivi cantando a squarciagola il successo del momento.
Agosta A.
 

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