Italiana uccisa, è stata strangolata. Fermato un uomo
Svolta nelle indagini sul presunto assassino di Gaia Molinari, la piacentina di 29 anni trovata morta il giorno di Natale a circa 300 km da Fortaleza. La polizia brasiliana ha fermato un uomo.
Lo riferisce on line il Diario di Nordeste, titolando "Um homem foi
detido suspeito de matar a turista italiana". Il sito precisa che il
sospettato viene attualmente trattenuto e interrogato nella stazione di
Polizia della Delegacia de Proteção ao Turista-Deprotur di
Fortaleza. Asfissia da strangolamento: sarebbe questo, secondo il sito
brasiliano 'O Globo', il risultato dell'autopsia sul corpo di Gaia.
Paola Bonelli, proprietaria della locanda dove la giovane alloggiava,
ha riferito ai media che dopo aver fatto volontariato con i bambini
svantaggiati, Gaia avrebbe dovuto proseguire il suo viaggio per il Cile.
La donna ha criticato anche il numero esiguo di agenti impegnati a
Jericoacoara, località che ospita un costante flusso di turisti tutto
l'anno e situata in una regione dove si sono verificati altri assalti.
Il corpo di Gaia Molinari, di Piacenza, è stato ritrovato il giorno di Natale da alcuni turisti sulla spiaggia di Jijoca Jericoacoara, a 287 km da Fortaleza.
Interrogata a lungo una giovane brasiliana che viaggiava con
Gaia. Miriam, questo il suo nome, avrebbe confermato che l'amica
italiana sarebbe dovuta tornare a Fortaleza prima di Natale ma aveva
prolungato la sua permanenza. Quando è stata trovata morta, la ragazza
piacentina indossava un bikini e aveva con sè uno zaino.
"La ragazza proveniva da San Paolo e si era recata a Fortaleza attorno al 16 dicembre insieme ad un'amica di Rio de Janeiro, Miriam Franca. Nell'ostello dove si trovavano prima di partire verso Jericoacoara aveva lasciato il suo notebook e gli effetti personali, da riprendere al ritorno a Fortaleza previsto per il giorno di Natale", precisano le fonti consolari italiane di Recife, ricordando che Gaia viveva a Parigi. "A Jericoacoara hanno incontrato altri turisti, per caso anch' essi di Piacenza, ed é stato uno di loro ad avvertirci", aggiungono le fonti italiane, sottolineando che "non si sanno le ragioni per le quali Gaia si sia ritrovata da sola sulla strada secondaria" dove poi è stato trovato il suo corpo "in un mare di sangue, probabilmente colpita da una pietra, con il cranio fratturato, così come forse anche il viso e il torace". "Aveva dei lividi ai polsi come se fosse stata legata", puntualizzano le fonti, sottolineando che comunque questi dati "sono da accertare in sede dell'autopsia".
"L'amica di Gaia è poi ripartita verso un'altra spiaggia della zona: la polizia l'ha rintracciata ma non sappiamo ancora gli esiti dell'interrogatorio. Tutto il gruppo era ospite di una pensioncina a Jericoacoara i cui proprietari sono italiani". La salma si trova presso "l'istituto di medicina legale di un'altra città chiamata Sobral", concludono le fonti, ricordando che il caso viene seguito dal viceconsolato di Fortaleza. Appena possibile si cercherà di portare la salma a Fortaleza e successivamente in Italia. Il corpo di Gaia, precisano d'altra parte i media locali, é stato trovato in un'area naturale di conservazione dell'ambiente chiuso ai veicoli chiamato Serrote.
"La ragazza proveniva da San Paolo e si era recata a Fortaleza attorno al 16 dicembre insieme ad un'amica di Rio de Janeiro, Miriam Franca. Nell'ostello dove si trovavano prima di partire verso Jericoacoara aveva lasciato il suo notebook e gli effetti personali, da riprendere al ritorno a Fortaleza previsto per il giorno di Natale", precisano le fonti consolari italiane di Recife, ricordando che Gaia viveva a Parigi. "A Jericoacoara hanno incontrato altri turisti, per caso anch' essi di Piacenza, ed é stato uno di loro ad avvertirci", aggiungono le fonti italiane, sottolineando che "non si sanno le ragioni per le quali Gaia si sia ritrovata da sola sulla strada secondaria" dove poi è stato trovato il suo corpo "in un mare di sangue, probabilmente colpita da una pietra, con il cranio fratturato, così come forse anche il viso e il torace". "Aveva dei lividi ai polsi come se fosse stata legata", puntualizzano le fonti, sottolineando che comunque questi dati "sono da accertare in sede dell'autopsia".
"L'amica di Gaia è poi ripartita verso un'altra spiaggia della zona: la polizia l'ha rintracciata ma non sappiamo ancora gli esiti dell'interrogatorio. Tutto il gruppo era ospite di una pensioncina a Jericoacoara i cui proprietari sono italiani". La salma si trova presso "l'istituto di medicina legale di un'altra città chiamata Sobral", concludono le fonti, ricordando che il caso viene seguito dal viceconsolato di Fortaleza. Appena possibile si cercherà di portare la salma a Fortaleza e successivamente in Italia. Il corpo di Gaia, precisano d'altra parte i media locali, é stato trovato in un'area naturale di conservazione dell'ambiente chiuso ai veicoli chiamato Serrote.
La notizia - pubblicata da un sito brasiliano - era stata poi confermata dalla Prefettura di Piacenza, che ha preso
contatto con il Consolato italiano a San Paolo del Brasile. La polizia
militare e la Polizia Municipale di Jijoca affermano, secondo quanto
riferiscono i media locali, che il corpo della giovane italiana è stata
trovato da altri turisti nella zona di Saw e aveva diverse ferite nel
corpo. Vi sarebbe già un sospettato, attualmente ricercato dalla Divisao
de Homicidios. A quanto risulta, attraverso la testimonianza di
un'amica, la giovane era arrivata il 21 e doveva ripartire il 24
dicembre dalla località in cui è stata uccisa, ma aveva prolungato di un
giorno la vacanza. Foto della giovane in Brasile compaiono anche nella
sua pagina Facebook, dove sono vari i 'mi piace' ad associazioni no
profit e non governative del Paese sudamericano.
Ansa
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