Recensione: Emmanuelle de Villepin, “La vita che scorre”
<<La
vita è come un fiume, scorre sempre a senso unico e non si ferma
mai. Però, per l’uomo, come per tutti gli esseri viventi, arriva
il momento in cui sopraggiunge l'ostacolo che fermerà il flusso
continuo del fiume, la morte
>>. Parole che suonano come il silenzio di un cannone spento e
pronto a mettere fuori la fine di un'esistenza su questo mondo.
<<Oggi compio settantacinque anni. Non è granché, direte,
qualunque fesso si guadagna un giorno di gloria, il suo compleanno>>.
Antoine Rousseau è il protagonista e voce narrante del romanzo: “La
vita che scorre”, di Emmanuelle de Villepin. Antoine, sempre il
protagonista della storia, nasce e cresce in Francia, la stessa
Francia che vede lo spettro della seconda guerra mondiale. Il
protagonista vive appieno la tragedia di un conflitto non voluto dal
popolo ma solo dagli uomini di potere di quel momento. A nove anni
rimane orfano dalla madre, vittima di una esplosione voluta dal
soldato nemico. Il romanzo si legge con fatica. Emmanuelle de
Villepin, l'autore del racconto, ha la capacità di farti rivivere il
dramma di un uomo, dal carattere fragile e insicuro, attraverso le
avversità di un cammino ad ostacoli. <<Eppure
ci sono delle ore che spingono alla malinconia e fanno girare la
testa indietro per dare un'occhiata a quello che abbiamo
irrimediabilmente perso>>.
Una vita segnata da tre date da calendario da dimenticare: la morte
della madre prima, la morte improvvisa di Elena, la moglie, e la
partenza di Elisa dopo, la figlia condannata su una sedia a rotelle
per amiotrofia spinale. L'uomo e il suo tempo. L'uomo e le sue
tragedie. Una vita allenata ad accogliere le briciole proprio quando
tu non hai fame. Emmanuelle de Villepin è anche autrice di altri
romanzi di successo narrati con lo stesso stile, elegante e
malinconico. Antoine, il protagonista, ripercorre il proprio
presente attraverso un passato fatto di ricordi e drammi, ricamato da
personaggi che si riaffacciano improvvisamente come gli spettacoli di
magia fatti dal figlio Filippo, illusionista per caso. Le date non
sono importanti, se non per la storia che si insegna e le storie si
raccontano alle persone che amano i libri. De Villepin nasce in
Francia nel 1959, finisce gli studi in legge a New Your e, nel 1988,
si trasferisce stabilmente a Milano con il marito e le tre figlie,
anticipando l'integrazione di una carriera lavorativa e familiare
vissuta con successo. Anche Antoine Rousseau si trasfertiste in
Italia, nella provincia italiana, dove crescerà i suoi tre figli:
Luca, Filippo ed Elisa, avuti dalla moglie Elena. “La vita che
scorre” è quel romanzo che anticipa la visone di un percorso non
sempre lineare, quasi come un mosaico privo di tasselli, o come una
lettera strappata a pezzettini e ridotta a fiocchi di neve.
Agosta A.
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