Pensiero riflesso di Cristian A. Porcino Ferrara
«Come
può uno scoglio arginare il mare? In verità siamo noi quello
scoglio quando tentiamo di tamponare la vasta e immensa distesa del
Sapere».
Frase
estrapolata da un vecchio testo di Lucio Battisti e riadattata nel
nuovo libro di Cristian A. Porcino Ferrara, scrittore e filosofo
catanese, “Pensiero riflesso”, opera pubblicata dalla casa
editrice Prima edizione, anno 2015. Dopo diversi tributi editoriali
dedicati a personaggi importanti della musica italiana ed estera,
come Michael Jackson, stavolta l’autore ha pensato bene di scrivere
un’opera sul percorso della filosofia antica riadattata in chiave
moderna attraverso le sue esperienze personali, come riflesso
dell’essere e dell’esistenza umana e dal senso di stupore
dell’inquietudine collaudata dall’uomo.
Nulla
di teorico o di formativo scolastico. L’autore non vuole riprendere
un percorso catechizzato per un vasto pubblico pagante, semmai
riprendere un cammino filosofico personale percepito da colui che
scrive. Porcino Ferrara, sempre l’autore, vuole investire su se
stesso e non sull’apparenza. Ed è per questo motivo che non ha
proposto la sua bozza alle
case editrici tradizionali.
E non vuole essere deriso per il suo modo di ragionare da filosofo in
una società caotica come quella attuale. La filosofia, in Italia, è
cosa lontana dal resto dei paesi europei. Forse, considerata solo
come materia di studio e di poco importante nella vita di tutti i
giorni.
Ritornando
all’opera, “Pensiero riflesso”, Cristian A. Porcino Ferrara fa
riferimento alla filosofia di Nice, Friedrich
Wilhelm Nietzsche, scrittore e filosofo tedesco nato alla fine
dell’800. Nice vuole colpire il cristianesimo smascherando
l’inautenticità del Vangelo di Gesù, come portavoce di vita
eterna. Però, tuttavia, sempre secondo Nice, il superuomo non
necessità di verità astratte proiettate nell’aldilà. L’uomo è
consapevole di essere superiore a tutto e tutti. Forse, non la pensa
così il cantautore italiano Vasco Rossi. Nei testi presenti nei suoi
ultimi pezzi, da alta classifica, ascoltati e cantati a loro insaputa
anche dai più giovani, Vasco fa eco delle teorie nicciane,
ammettendo di essere scosso dal fatto che la
religione tenta di stordire la nostra capacità raziocinante.
“Quando cammino su queste dannate nuvole/vedo le cose che sfuggono
dalla mia mente/Niente dura, niente dura. E questo lo sai”.
Un Vasco Rossi rivolto a quel modo opposto a Nice, come risposta a
una vita avversa.
«L’Uomo
è condannato ad essere libero: condannato perché non si è creato
da sé stesso, e pur tuttavia libero, perché, una volta gettato nel
mondo, è responsabile di tutto ciò che fa». Una filosofia vissuta
ai giorni nostri, senza fronzoli e stravaganze intellettuali.
Cristian
A. Porcino Ferrara, uomo nelle vesti di un moderno pensatore, crede
al pensiero dell’attimo fuggente come alternativa al marcio
nascosto dietro false ideologie. “L’attimo Fuggente”, pellicola
americana del 1989 interpretata magistralmente dall’attore Robin
Williams. Nel film, Williams insegnava ai suoi studenti ad andare
oltre il vuoto e cercare il senso della vita attraverso la filosofia
che si nasconde dentro una poesia. Oggi, è difficile trovare un
professore che stimoli i suoi studenti ad aprirsi al mondo e
accettare quello che si cela nel vuoto esistenziale, non conviene a
nessuno. Come parlare del piacere fai da te, in altre parole la
masturbazione, che non è quella intellettuale. Ancora oggi ci sono
uomini e donne che sono cresciuti con profondi sensi di colpa.
L’amore vero è anche filosofia pura. Detto
da Woody Allen e Lo stesso Federico Fellini nei suoi film. “I
filosofi possono aiutarvi a pensare ma non possono pensare al posto
vostro: hanno percorso una parte del cammino e grazie a loro non
dovete più cominciare da zero, però la vostra vita nel mondo che vi
è toccato in sorte la dovete pensare voi… e nessun altro”.
Pensiero riflesso è un’opera, un saggio filosofico scritto con un
linguaggio semplice e appagato, quasi un manifestato al male di
vivere occultato dalla consapevolezza di essere vivi.
All’interno
dell’opera ci sono delle belle dediche scritte dai filosofi come,
Luciano De Crescenzo, Manlio Sgalambro e Massimo Cacciari. La
filosofia non è cosa di tutti.
Agosta A.
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