Buon compleanno ad Anna Magnani
Quella
notte, non era una notte qualunque, Anna Magnani rideva mentre
chiudeva
il portone davanti alla macchina da presa a Federico Fellini nel
film “Roma”. Con quel cameo si concludeva la sua lunga e
brillante carriera cinematografica.
Era
il 1972. Un anno dopo, il 26 settembre, Anna Magnani muore a Roma
assistita dal figlio Luca e dal regista Roberto Rossellini.
La
Magnani fu una delle maggiori interpreti della storia del cinema
italiano, che rappresentava appieno la romanità di Alberto Sordi e
Aldo Fabrizi, con le sue flessioni dialettali e le gesta popolari.
Tutti
noi la ricordiamo nel film “Roma città aperta”, diretto da
Roberto Rossellini, nella famosa sequenza in cui Anna corre disperata
prima di essere uccisa. Nelle vesti di una prostituta in “Mamma
Roma” di Pier Paolo Pasolini. Oppure, come madre che sogna una
carriera artistica della figlia Maria, lungometraggio in bianco e
nero di Luchino Visconti. La consacrazione internazionale arriva con
la pellicola “La rosa tatuata” di Daniel Mann, in cui interpreta
una vedova devota che le valse il premio Oscar come migliore attrice
protagonista. Era il 21 marzo del 1956.
“L’amore”,
un lungo monologo al telefono di una donna abbandonata dal compagno.
Finzione e realtà. Sua ultima interpretazione diretta da Rossellini,
suo compagno di lavoro e nelle vita. La pellicola segnerà la rottura
di una lunga e tormentata relazione d’amore con il regista.
Rossellini sceglierà l’attrice svedese Ingrid Bergaman, come madre
dei suoi figli.
Anna
verrà/e sarà un giorno di sole/e allora sì ti cercherei/forse per
sognare ancora. Canzone scritta e cantata da Pino Daniele per
ricordare una grande donna, con l’augurio di rivederla ancora tra i
veicoli di Roma con la sua romanità. Ciao Nannarella.
Agosta A.
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