Meno male

Si racconta che un vecchio scrivano, ingobbito dalla postura,durante l'insonnia scrittoria, in una notte plenilunare, s'imbatté nell'ira immotivata di un arcangelo caduto.
L'angelo ripudiato,  per celiare l'anziano amanuense, si convinse che doveva bruciare alcune delle sue preziose carte.
Stava, infatti, rendendo copia all'opera di una mente dell'epoca, che dissertava sulla felicità.
Aveva scelto di  di vivere in romitaggio.
L'arcangelo, divenuto cattivo, tentò di ardere il tavolo di legno, robusto come la volontà di scrivere, nell'anziana  mente dello scrivan.
Destino volle che il colpo/strale, lanciato dal Perfido, facesse soltanto, un buco, in terra.
Pertanto, lo spostamento d'aria spinse il leggero calamaio, pieno d'inchiostro lapislazzulo, contro il vecchio muro maestro.
La macchia che la scossa generò, si trasformò in un Angelo Vendicatore,che tramutò quel becero maligno in una macchia di umidità.
Fu, dunque, costretto al freddo, per l'eternità.

Morale della Favola   '' Chi male fa, male riceve!''.

Di Vincenzo Cinanni, 17 febbraio 2016.


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