' INPUT'' Riflessione sui fatti di Lampedusa, a cura di Vincenzo Cinanni.

'' Ho sempre ritenuto che fare il medico debba rappresentare una sorta di missione.
Ieri, ho avuto modo di prestare attenzione ad un'intervista, posta al Dottor Bartòlo di Lampedusa, da uno dei più noti conduttori italiani. L'input dell'intervista è partito dalla vittoria del docu-film ''Fuocoammmare'', diretto dal regista Gianfranco Rosi, al recente Festival del Cinema di Berlino 2016. La cosa che mi ha colpito, in primis, è stato vedere il premio, l'ambito Orso d'Oro, nelle mani di questo Signore, il dottore di Lampedusa. Dopo essersi accomodati, Rosi ha dichiarato l'intenzione di donare il premio alla città
di Lampedusa. Tempo fa, questo regista ha in animo di girare un lungometraggio sul tema dello sbarco dei migranti, a Lampedusa. Destino volle che il regista si ammalasse. Fu il Dottor Bartòlo a prendersi cura di lui.
Proprio, in questa occasione, il medico ebbe modo di esporre la sua vita di operatore sanitario, a partire dal 1991, anno in cui, i primi 3 migranti, sbarcarono a Lampedusa. Ad oggi, il numero totale dei migranti visitati dal Dottor Bartòlo e da una sparuta equipe medica, corrisponde alla cifra impressionante di 250.000 persone. Gianfranco Rosi, in quella prima occasione, manifestò al Dottore la paura ed il rispetto che nutriva per un tema, così complesso e difficile, da trattare con un film. Prima che il regista partisse, il Dottor Bartòlo gli diede una penna USB, all'interno della quale c'erano tutti quegli anni, vissuti in prima linea, dal medico-isolano. Dopo che Rosi ebbe visionato il materiale della chiavetta, non potè fare a meno di tornare in Lampedusa, e girare il docu-film '' Fuocoammare''. Un movimento di opinione vorrebbe caldeggiare Lampedusa, ed i suoi abitanti, come Candidata al premio Nobel per la Pace. In conclusione, credo che questo medico, debba avere un riconoscimento, per l'attività umana e sanitaria, che egli ha svolto, durante questi anni.
Complimenti, Dottore!

Vincenzo Cinanni


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