Patti Smith: la poetessa del rock statunitense


“Sono sopravvissuta, è questo che va celebrato. Sono sincera: questa longevità continua a sorprendermi”. Lei è Patricia Lee Smith, conosciuta da tutti come Patti Smith, la poetessa della musica americana degli anni ’70 dalla voce passionale. Patti si racconta nel silenzio dei ricordi che albergano nella sua immaginazione, incredula di aver ottenuto tutto quel successo inaspettato, quasi fortuito, di una ventottenne timida alla ricerca del presente che si affacciava nel panorama musicale. Si nasconde dietro una corazza creata dalle sofferenze e dalle tante lacrime versate per la morte del marito, Fred Smith, musicista del gruppo rock Detroit MC5, morto nel 1994 per un attacco di cuore, del fratello Tedd e del chitarrista Richard Sohl. Si appresta a compiere settant’anni, un traguardo importante per un artista, tranne per lei, una donna che ha sofferto da sola la prevaricazione di una vita personale contraria. La musica è la sua vita, come apertura dal suo mondo interiore rabbioso e suscettibile, coinvolgendo il figlio Jackson in questa bellissima avventura. Il 13 dicembre del 1975 Patti Smith pubblicava il suo primo album: “ Horses”, una vera e propria pietra miliare nella storia del rock, quarantatré minuti di pura musica. Sono passati appena quarant’anni dal suo esordio, un successo insperato. E, con l’occasione, la poetessa più indiscussa della musica rock, vuole celebrare la ricorrenza cantando le sue origini sui palchi, per lei stessa e per chi non era ancora nato, come la fine della sconfitta degli americani nella guerra del Vietnam. Patti ama l’Italia, adora la cultura che si respira nel nostro Paese, ed è per questo motivo che vuole celebrare il regista e poeta Pier Paolo Pasolini, morto qualche settimana prima dell’uscita del disco, commemorando il film, “Il vangelo secondo Matteo”, che ha folgorato la sua conoscenza di Gesù, rivoluzionando il suo approccio alla vita spirituale. Patti è ancora incredula per il suo successo. Non ama la sua individualità, si ritiene una donna burbera che parla piuttosto di cantare, perché lei non è una cantante, semmai una scrittrice. 

Agosta A.

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