18 anni dalla morte dello stilista Gianni Versace

«Con la morte di Versace l'Italia ed il mondo perdono lo stilista che ha liberato la moda dal conformismo, regalandole la fantasia e la creatività.»
Sono passati 18 anni dall'assassinio dello stilista Gianni Versace, la cui scena del crimine furono gli scalini della sua villa di Miami Beach, per mano del serial killer Andrew Cunanan, un omicidio avvolto ancora nel mistero.
Gianni fu un creatore di moda di fama mondiale e fondatore di un marchio di tendenza tra i più rinomati del Made in Italy.
Versace sin da ragazzo aveva le idee chiare di come sarebbe stato il suo futuro, pianificando nei dettagli la sua ascesa al successo, e per fare questo doveva lasciare la sua Calabria tanto amata, per abbracciare quel mondo ovattato dello Style Fashion dai criteri mutevoli, organizzando sfilate in giro per il mondo come un giovane fautore in cerca di gloria reinventando la moda.
Inizia un lungo sodalizio artistico con i migliori fotografi di fama internazionale per promuovere le sue campagne pubblicitarie, alternandosi alle tante iniziative benefiche a favore della fondazione sulla ricerca dell'AIDS, come l'amico Elton John.
I suoi abiti sono stati indossati dalle modelle più belle e tra le più pagate del settore, come Naomi Campbell, Claudia Schiffer e Linda Evangelista, oltre ad aver contribuito a rinnovare l'immagine della principessa Lady Diana.
Grazie alla sorella Donatella, ambasciatrice della moda italiana nel mondo, lo stile Versace continua ad imporsi nel mercato anche dopo la morte del fratello. 

Agosta A.
  

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