Claudio Baglioni: 30 anni da “La vita è adesso”
Fu
l'album della maturità di Claudio Baglio, uscito il 9 giugno del 1985, vendette
più di 4 milioni di copie e rimase al primo posto per sei mesi conseguitivi. Il
lungo racconto, cantato, dei favolosi anni '80, un decennio, che ci lasciava
alle spalle un'Italia in mano agli omicidi politici e alle incertezze economiche.
Lontano
dagli esordi melodici, dalla ragazza di campagna che mette il rossetto di
nascosto dal padre, la Signora Lia in cerca di storie amorose o la passeggiata
domenicale a Porta Portese, furono solo il ricordo di un artista alle prime
esperienze in cerca di gloria. Lo stesso autore di “Questo piccolo grande
amore”, colonna sonora di tantissime coppie d'innamorati.
“La vita è adesso/nel vecchio
albergo/della terra/e ognuno in una stanza/e in una
storia/di mattini più leggeri/e cieli
smarginati di speranza/e di silenzi da ascoltare”.
Con
“La vita è adesso” le tematiche
cambiarono. Claudio Baglioni canta i silenzi e le notti di note, è un cantautore
nuovo che vuole aprirsi al mondo, esplorarlo in lungo e in largo, ed è per
questo motivo che sceglie l'Inghilterra per produrre il suo nuovo disco. Un
album che fece l'impresa. In Italia ha venduto più del doppio delle copie di “The
dark side of the moon” dei Pink Floyd, più di quelle di Bruce Springsteen con
il suo lavoro migliore, “Born in the USA”, e “Bad” di Michael Jackson. Baglioni
si rivelò un cantante dal successo
inarrestabile e dai concerti sempre sold-out, ma allo stesso tempo l'uomo dalla
vita privata lontana dai pettegolezzi e dagli amori di copertina.
“Sei tu che porterai il tuo
amore/per cento e mille strade/perché non c'è mai fine al viaggio/anche se un sogno cade/ sei tu che hai un vento nuovo tra le
braccia/mentre mi vieni incontro”.
“Ancora non lo sapevamo, ma quella vita era adesso, e così
adesso come allora non lo sarebbe stata mai più”.
Agosta A.
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