Caterina Caselli: il Casco d’Oro della canzone italiana



“Nessuno la può giudicare, perché ognuna ha il diritto di vivere come può”. Lei è Caterina Caselli, nota cantante, produttrice discografica e attrice degli anni ’60 e ’70, conosciuta da tutti per la sua acconciatura dal casco d’oro, la versione bionda della capigliatura scura dei colleghi Beatles, ideata apposta per lei dai Vergottini.
Dopo una lunga gavetta, iniziata all’età di 17 anni, anche per Caterina arriverà il colpo di fortuna, era il 1966 con il brano “Nessuno mi può giudicare”, suo cavallo di battaglia presentato nell’edizione XVI del Festival di Sanremo in coppia con Gene Ptney, canzone scartata da Adriano Celentano per il pezzo “Il ragazzo di Via Gluck”. Entrambi i brani venderanno più di un milione di copie, oltre ad entrare nella storia della canzone italiana.
Il buon risultato ottenuto da Caterina Caselli dopo il suo esordio discografico, fu in continua ascesa, e la sua presenza in musica era ovunque, ottenendo riconoscimenti e seminando successi anche nella cinematografia dell’Italia degli anni ’60, oltre a condurre programmi per la tv italiana accanto a Giorgio Gaber.
A volte piangendo non vedi più 
Da come ha sorriso, sembravi tu... 
Di notte è molto strano 
ma il fuoco di un cerino 
ti sembra il sole che non hai
! 
“Perdono”, titolo omonimo del film- musicarello in cui Caterina recita accanto a Nino Taranto, Laura Efrikian e Fabrizio Moroni. Caterina è una giovane ragazza che crede nell’amicizia, forse ingenua, fino a cedere il suo amore alla cugina Laura. Ma quelli erano altri tempi.
Arrivano gli anni ’70, e l’artista dal Casco d’oro inizia il suo ritiro dalle scene, dedicandosi appieno alla sua casa discografica, lo farà per reclutare veri talenti come lo fu lei negli anni d’oro della canzone italiana tra segreti e nostalgia. Si riaffaccerà solo nel 1990 partecipando tra i Big al Festival di Sanremo con il brano: Bisognerebbe non pensare che a te”, cantata in lingua inglese da Miriam Makeba.

Agosta A.

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