TV, IL RITORNO DI “THE ROCKY HORROR PICTURE SHOW”

He’s the hero – that’s right, the hero!!”. “Lui è l’eroe – giusto, l’eroe!!”. A distanza di 40 anni ritorna il remake per la Tv di “The Rocky Horror Picture Show”, un musical horror di serie B e una commedia a tratti demenziali dalla bellezza sconvolgente, come venne etichettato dai critici al suo esordio teatrale nel 1973, diretto da Jim Sharman, per poi adattarlo al grande schermo nel 1975.
Una trama immaginaria dai risvolti horror con riferimenti al sesso libero, raccontato in modo giocoso e piacevole. Un racconto narrato in prima persona da un criminologo, interpretato da Charles Gray, uno dei personaggi principe della storia, dalle più spaventose pellicole ambientate nei castelli dove si aggirano esseri misteriosi, dalla cui pioggia in sotto fondo e l’annuncio delle dimissioni del Presidente Richard Nixon, daranno luogo alla narrazione di una giovane coppia sperduta e confusa in cerca di aiuto.
Un successo che fece conoscere tre attori di notevole spessore, comeTim Curry, Susan Sarandon e Barry Bostwick, oltre alla colonna sonora rimasta in classifica per diverse settimane.
Un musical nato quasi per caso e senza credenziali per una produzione futura. Il progetto non prevedeva una durata di oltre quattro decenni, una scommessa voluta dallo stesso produttore, Lou Adler, e dallo sceneggiatore della storia, Richard O’ Brien, ripagati con il successo dei grandi musical che non finiranno mai di stancare il pubblico.
Il nuovo adattamento televisivo è un rifacimento con richiami agli usi e costumi degli anni ’70 presenti nella commedia, e con qualche accenno ai giorni nostri in puro stile musical da mezzanotte e luna piena, come nella versione originale. Il film merita di essere ricordato per i riferimenti alla cultura americana e quella europea contemporanea, come un gioco voluto per confondere lo spettatore.
Stavolta, per la nuova produzione, si parla del regista Kenny Ortega, lo stesso di High School Musical e dei concerti di Michael Jackson. Però, tuttavia, i dubbi rimangono e non ci saranno risposte in merito. Era necessario dissacrare un musical di successo, un vero cult movies rimasto nella storia del cinema americano, per un nuovo progetto dove tutto è già prevedibile?

Agosta A.

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