SEI ANNI SENZA JACKO
Con
il suo sguardo da eterno bambino, celato dietro una maschera
malinconica, sei anni fa, in condizioni ancora del tutto poco chiare,
ci lasciava tragicamente il Re del Pop, Michael Jackson.
Il
mondo piange un artista poliedrico messo sotto accusa per le sue
scelte eccentriche, una vita vissuta nel lusso sfrenato, il cambio
del colore della pelle e la correzione dell’aspetto fisico dai
tratti afroamericani. Nessuno immaginava che Jackson soffrisse
di vitiligine, una malattia che sbianca l’epidermide dell’individuo
provocandone la perdita del colore della pelle. Una verità che venne
fuori solo dopo l’autopsia.
Michael,
con la sua lacrima sul viso immaginaria, fu l’eterno Pierrot della
musica internazionale, una persona che non perdeva la fiducia
nell’umanità nonostante le denunce di molestia sessuale nei
confronti di due fans minorenni, e non basterà l’assoluzione
definitiva da tutti i capi d’accusa per allontanare l’opinione
pubblica da quell’immagine ostile che gli fu attribuita dai
mass-media e dalla carta stampata.
Tutti
noi lo vogliamo ricordare per il suo talento musicale da bambino
prodigio nel gruppo Jackson Five, band composta da lui e dai suoi
quattro fratelli, quasi per caso come forma di esibizione nei talent
show americani.
Da adulto si farà apprezzare con il suo successo da solista e i tanti pezzi musicali rimasti nella storia della musica mondiale, di cui lui fu l’autore assoluto, come Thriller del 1982, l’album con più di 100 milioni di copie vendute nel mondo, oltre agli 8 premi Grammy, riconoscimento musicale statunitense.
Da adulto si farà apprezzare con il suo successo da solista e i tanti pezzi musicali rimasti nella storia della musica mondiale, di cui lui fu l’autore assoluto, come Thriller del 1982, l’album con più di 100 milioni di copie vendute nel mondo, oltre agli 8 premi Grammy, riconoscimento musicale statunitense.
La
sua vita privata fu quasi uno sceneggiato in salsa rosa per i
magazine di sole donne. Nel 1994 sposerà Lisa Marie Presley, la
figlia dell’indimenticabile Elvis, a Conception de la Vega, Santo
Domingo, per poi divorziare un anno e mezzo più tardi. Forse una
trovata pubblicitaria, come dirà qualcuno. Noi, però, vogliamo
pensare Michael come una stella che brilla di luce propria che ci
guarda dall’alto e prepara per i suoi tanti fans che aspettano il
ritorno sulle scene.
Agosta A.
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