DALLA SOAP ALLA REALTA: E’ GIUSTO AUTODENUNCIARSI PER PROTEGGERE UN FIGLIO?
Non
è sempre facile fare il padre di un figlio minorenne, educarlo con
il tuo credo e con la stessa educazione tramandata dai tuoi genitori.
Un
padre e una madre, per un figlio, vorrebbero essere la loro ombra in
ogni momento della loro vita, pianificare il loro futuro e seguirli
nelle scelte più importanti, fino anche a tener nascoste le loro
spavalderie più dolorose per evitare conseguenze dolorose con le
persone che ti hanno cresciuto.
Ne
sa qualcosa Raffaele, Patrizio Rispo, l’attore che interpreta il
portiere nella soap partenopea più seguita di RAI 3, “Un posto al
sole”.
In
questi giorni gli sceneggiatori della fiction stanno mettendo a dura
prova Raffaele come padre, nel trovare una soluzione pacifica per il
figlio Patrizio che, privo di patente di guida, viene coinvolto in un
rovinoso incidente stradale con il ferimento grave di un passante, un
venditore di fiori di origini pakistane, scappando via con l’auto
senza prestare soccorso.
Patrizio
racconterà la brutta vicenda alla sorella Viola, l’attrice Ilenia
Lazzarin, e successivamente a Raffaele, il padre, tenendo la moglie
all’oscuro di tutto e non denunciando l’episodio alla polizia,
come se il fatto non fosse mai accaduto, perché l’incidente non
può turbare il proseguo di una famiglia felice.
Raffaele sarà coinvolto in modo drammatico nel gesto incosciente del figlio, per proteggerlo si assume la colpa dell’incidente e del reato di omissione di soccorso.
Raffaele sarà coinvolto in modo drammatico nel gesto incosciente del figlio, per proteggerlo si assume la colpa dell’incidente e del reato di omissione di soccorso.
Patrizio
Rispo, da bravo attore napoletano affermato, è riuscito a
interpretare con straordinaria maestria un momento doloroso per nulla
facile; quasi a preferire la morte dello sfortunato passante,
piuttosto di vedere il proprio figlio dietro a delle sbarre, creando
disaccordi con un sistema familiare idealizzato nei minimi dettagli.
Qualcuno
sostiene che è solo una fiction come tante altre e senza mai
immedesimarsi con la finzione delle storie proposte, un modo per
trascorrere una serata diversa dopo una dura giornata di lavoro.
Purtroppo
non è sempre così. Come accade per le soap italiane o estere,
strutturate come storie uniche suddivise in un numero ampio di
puntate, ovvero delle serie televisive in cui i personaggi crescono
con te coinvolgendoti appieno nelle loro vicende personali, vere o
presunte, diventano una tua vita parallela vissuta virtualmente.
Il
fatto di Patrizio non è solo una finzione televisiva. Nella realtà
può accadere davvero, e a quel punto non ci saranno copioni da
recitare con delle scene da rifare, mettendo a dura prova tutto
l’amore di un genitore per un figlio.
Alla
fine gli sceneggiatori della soap troveranno una soluzione indolore
per salvare un momento drammatico come quello vissuto da Raffaele e
Patrizio. Magari lasciando l’amaro di un episodio angoscioso da
dimenticare.
Agosta A.
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