Walter Palmer non sarà processato per la morte del Leone Cecil



Lo scorso luglio, in Zimbabwe, il dentista Walter Palmer ha sparato e ucciso un maestoso esemplare di felino, il Leone Cecil di 13 anni, simbolo del Parco Nazionale Hwange e famoso per la criniera nera. Secondo il Ministro dell'ambiente del Paese africano, Oppah Muchinguri-Kashiri, l'uomo non verrà processato perché era in regola con i documenti e aveva la licenza per cacciare.

La notizia, corredata da una foto che riprendeva Palmer gioire per la sua impresa per nulla eroica, fece il giro del web indignando milioni di animalisti inferociti, braccandolo e minacciandolo al suo rientro negli Stati Uniti.

Il medico, Walter Palmer, attirò l'animale fuori dalla zona protetta con una carcassa legata nel retro di un'automobile con l'intenzione di ferirlo con una freccia. Non soddisfatto della sua azione per nulla legale, lo lasciò agonizzante per diverse ore per poi ucciderlo a colpi di pistola. Dopo la morte gli mozzò il capo per togliere il collare segnaletico che portava al collo.

Palmer nel 2008 aveva già creato un precedente uccidendo un orso in Wisconsin, anche in quel caso evitò il processo ingannando le autorità locali sul luogo dove avvenne l'uccisione.

Negli  Stati uniti è conosciuto per la sua caccia etica, oltre ad essere organizzatore per quella con l'arco.

Se lo avessero processato avrebbe rischiato 15 anni di carcere e il ritiro della licenza di caccia, invece può ritornare nello Zimbabwe come illustre turista, perché con il denaro può comprarsi anche il silenzio. 

 

Agosta A.

 

 

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