Si capovolge barcone al largo della Libia: 25 morti, 400 in salvo ma si temono molte vittime
Sono stati tutti recuperati i migranti che erano a bordo di un
barcone soccorso nella mattinata a 30 miglia dalle coste libiche, una
quindicina di miglia più a nord del punto in cui ieri si è capovolto un
peschereccio con circa 600 persone. I 381 migranti, tra cui 55 donne e
26 bambini, provenienti da Siria, Bangladesh e area sub sahariana, sono
stati recuperati da nave Fiorillo della Guardia Costiera, che si trovava
in zona per le ricerche dei dispersi del naufragio di ieri. Il barcone
su cui viaggiavano i migranti è affondato al termine delle operazioni di
soccorso.
Sono ancora in corso le ricerche al largo della Libia dove
ieri si è capovolto un altro barcone con a bordo centinaia di migranti.
Le imbarcazioni di soccorso, coordinate dalla centrale operativa della
Guardia Costiera, stanno continuando a perlustrare la zona nella
speranza di individuare i dispersi, ma al momento non è stato recuperato nessuno. Il bilancio, ancora provvisorio, è dunque di 373 migranti salvati e 25 cadaveri recuperati. Sul barcone, stando ai racconti dei migranti, c'erano circa 600 persone.
L'INCIDENTE DI IERI
L'allarme era arrivato alla centrale operativa della Guardia Costiera
di Roma nella tarda mattinata da Catania, che a sua volta aveva
ricevuto una segnalazione con una chiamata satellitare nella quale si
sosteneva che un motopeschereccio in ferro, con a bordo diverse
centinaia di persone, era in difficoltà. Nella zona sono state
immediatamente dirottate dalla Guardia Costiera la Dignity One, una nave
di Medici senza frontiere, e la Le Niamh, una nave della Marina
militare irlandese. Quest'ultima è stata la prima ad arrivare e, a circa
un miglio di distanza dal peschereccio, ha calato due rescue boat per
andare a soccorrere i migranti. A quel punto dalla nave irlandese hanno
visto il barcone capovolgersi: l'ipotesi più probabile è che i migranti si siano spostati tutti nella direzione delle barche di soccorso,
provocando così il ribaltamento. Nella zona, oltre alle due
imbarcazioni che erano già presenti, la centrale operativa della Guardia
Costiera ha dirottato il Phoenix, una nave di soccorso di 40 metri del
Moas (Migrant Offshore Aid Station), nave Fiorillo della Guardia
Costiera e il mercantile Barnon Argos. Inoltre stanno arrivando nel
punto due unità della Marina Militare.
Ansa
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