ROBERTA, STORIA DI UNA RAGAZZA MADRE

10 settembre 2013. Stamani mi sono svegliata con un forte dolore al basso ventre e non riesco ad alzarmi dal letto. Forse Alma vuole venire al mondo per conoscere come è fatto.
Bene, te lo dico con le poche parole che mi vengono di getto: cara figlia mia, il mondo fa schifo, e l’orco è dovunque, pronto ad irrompere nella tua fragilità.
Da piccoli tutto ti appare fantastico, credi alle fate e alle fiabe dove tutti vissero felici e contenti. Biancaneve viene svegliata dal suo principe azzurro e Cenerentola perde la scarpina sulla scalinata del Palazzo Reale.
Ho appena compiuto sedici anni, e il principe azzurro non busserà mai alla mia porta e non perderò la scarpina sulla scalinata del Palazzo Reale, uso solo anfibi militari. Sono una ragazza ribelle, oppure una povera illusa di sempre?
Cara Alma, devi sapere che la mia vita è cambiata dopo quella maledetta serata in discoteca. Tuo padre, di cui non te ne parlerò mai, mi ha stuprata nei bagni senza il mio volere. Eppure sembrava un principe, come quelle delle fiabe. Occhi azzurri e ciuffo biondo. L’ho conosciuto per caso, lui era gentile con me, forse mi stavo innamorando. Che stupida.
Mentre scrivo questa pagina bianca del mio diario, piango come una ragazzina a cui hanno rotto un giocattolo. Quel giocattolo era la mia adolescenza. Così credevo io prima dell’accaduto.
Fra poco sarò madre e ancora non immagino come affrontare il problema. L’unica certezza è la donazione, oppure un sacco bianco e via. No, commetterei un omicidio, tu non te lo meriti, hai tutta una vita davanti, ed io non farò come l’orco.
Alma, figlia mia, ho paura di uscire da quella porta e affrontare il mondo. Fuori, per tutti sarò una ragazza madre, giudicata con nomignoli spregevoli senza avere delle colpe.
Fammi capire perché dovrei accettare la tua presenza accanto a me. Io mi odio e non sarò una brava madre, ho solo sedici anni.
I dolori si fanno sempre più forti. Sento che vuoi uscire, e lo fai con tutta la tua forza.
Ore 11.30. Un pianto liberatorio mi ha fatto capire che vuoi stare con me e che tutto andrà per il verso giusto. Il tuo nome è Alma, fiducia nei confronti della vita e della natura.
10 settembre 2014. Oggi è il tuo compleanno e i tuoi sorrisi mi riempiono la vita.
Agosta A.

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