Turi dell’olio: una vera celebrità a Catania


Il suo nome all’anagrafe è Salvatore Sudano Urzì, ma per tutti è Turi dell’olio, perché come lavoro ingrassa le cerniere e i binari su cui scorrono le saracinesche dei negozi. Come ogni mattina, per una mangiata di euro, sotto il sole, la pioggia e in balia del vento, Turi sale sul suo scooter-officina e ripercorre le vie della città di Catania, il suo scopo è quello di  aiutare i negozianti con le saracinesche bloccate dall’usura del tempo. A modo suo, il giovane lavoratore offre un servizio utile ai negozianti, evita loro di togliersi la vita quando la mattina tirano su la saracinesca logorata dal tempo. Lo fa sempre con passione e con il sorriso sulle labbra, anche quando non riceve nulla in cambio.
“Qualcosa la devo portare ai bambini a casa, ne ho cinque e sugnu mpazzutu, ma l’onestà viene prima di tutto”. Per lui è un mestiere, l’arte dell’arrangiarsi, come si dice al sud d’Italia, anche per garantire un pasto caldo ai suoi cinque figli. Però, sfortunatamente per lui, i fatti legati alla crisi economia del commercio, soprattutto dei negozi del centro storico e al dettaglio, incidono per tutti, anche per Turi dell’olio, perché spesso le saracinesche che scendono non vergono più rialzate. E se prima riusciva ad accomodare più di 300 negozianti, oggi arriva a stento a un centinaio, o quasi nulla.
Turi, a fine lavoro, ritorna a casa sotto le luce dei lampioni accesi, accantona la fatica e i rancori per una vita avversa, abbraccia la moglie e osserva i figli ignari del lavoro del padre, però contento di aver assicurato loro il pane quotidiano, perché il sorriso dei figli ti ridanno la gioia di vivere.
Su internet gira il corto che lo riprende mentre è al lavoro, oltre alla pagina su facebook con più di 5000 “mi piace”.

Agosta A.


Commenti

I più letti del mese

Caroline Vermalle: “La felicità delle piccole cose”

SCICLI "E' PAZZO DI GIOIA"

Germania: gli uomini preferiscono urinare seduti