Marco Missiroli: “Atti osceni in luogo privato”
“L’oscenità come piccola libertà”. Marco Missiroli, l’autore del romanzo “Atti
osceni in luogo privato”, vuole
raccontare, in prima persona, la vita
travagliata del dodicenne Libero Marsell, raccontando la formazione erotica e sentimentale
di un ragazzo che scopre il mondo della masturbazione, fisica e mentale,
affacciandosi nella vita per nulla facile che lo circonda. Quasi a sua insaputa
lo farà attraverso il tradimento della madre con un amico di famiglia, e successivamente
con il mondo immaginario del padre. Libero inizia un percorso interiore, quasi
un lungo viaggio immateriale, che parte dall’infanzia parigina per poi finire nell’età
adulta nella Milano grigia e rigida. Un cammino intrinseco con le delusioni
amorosi e la consapevolezza di essere un uomo e non una donna, utero come lui
dirà spesso per indicare la sfera femminile. Con la morte improvvisa del padre,
unico riferimento per il suo percorso razionale, Libero scopre di amare le
donne con la matrice dell’anima, donne che patiscono la propria solitudine
dentro le pagine scritte dei libri, come Marie, la bibliotecaria. Il giovane
Marsell diventa uomo, lascia Parigi e ritorna in Italia, per lavoro e per
crescere suo figlio Alessandro insieme alla donna che ama, Anna. Il romanzo è
scritto bene e riesce a coinvolgerti pagina dopo pagina, catapultandoti nelle
fasi della vita del protagonista, ridendo e piangendo con lui.
Agosta A.
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