BUON COMPLEANNO, MISTER PRESIDENT
Il 4 agosto è stato il compleanno di Barack Obama, Presidente degli Stati Uniti
d’America, eletto nel novembre del 2008 e ormai al secondo mandato.
Obama è stato il primo presidente afro-americano alla Casa Bianca,
padre kenyota e madre americana: l’uomo del cambiamento, come è
stato battezzato negli Usa.
Quando
si candida, deve affrontare subito un ostacolo importante: John
McCain, l’avversario repubblicano. Lo vince di misura nelle
primarie, sconfiggendolo con il 52% dei consensi, quasi 70 milioni di
voti.
La
sua elezione presidenziale sancisce un cambiamento storico, tappa
finale di un lungo cammino iniziato nel 1865 con l’abolizione
della schiavitù e proseguito successivamente con le grandi battaglie
di Martin Luther King e Malcom X. Un percorso che chiede libertà e
uguaglianza per tutti i cittadini americani.
Nel
2009 ritira il Premio Nobel per la Pace quale riconoscimento
per i suoi sforzi straordinari volti a rafforzare la diplomazia
internazionale e la cooperazione tra i popoli.
“Yes,
we can”. Noi possiamo. Frase
con cui iniziò la sua campagna politica alle Presidenziali. Obama
sostiene che tutto è possibile, basta crederci e lottare per uno
scopo positivo. Però, non sempre è così. La sua politica è
in chiaroscuro, fatta di successi e di fallimenti. Scelte troppo
indipendenti, troppo audaci, a volte. Forse poteva osare e non lo ha
fatto, oppure non gli è stato permesso. Dopo di lui, gli Stati Uniti
d’America dovranno rimettersi in gioco ancora una volta e
pacificare un Congresso diviso per scelte coraggiose.
Happy birthday, Mister President.
Agosta A.
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