Calcio: morto Giuliano Sarti, portiere "grande Inter"


E' morto a Firenze Giuliano Sarti. Nato a Castello d'Argile (Bologna) il 2 ottobre del 1933, è stato il portiere della 'grande Inter' di Helenio Herrera e considerato uno dei migliori numeri uno del calcio italiano: con le maglie nerazzurre e della Fiorentina ha conquistato tre scudetti, una Coppa Italia, due Coppe dei Campioni, due Intercontinentali ed una Coppa delle Coppe.
La Fiorentina ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa di Sarti, definendo l'ex portiere "un monumento della storia viola e del calcio italiano". Era entrato a far parte della Hall of Fame viola e di recente lo stadio Franchi gli aveva tributato un grande omaggio nella serata dei 90 anni del club.
Inter addio Sarti "incipit di una canzone immortale"  - "È stato l'incipit di una canzone, il primo nome di 11 che hanno scritto la storia del calcio e dell'Inter". L'Inter saluta così Giuliano Sarti, il portiere dello squadrone nerazzurro, scomparso a 83 anni. "Il simbolo di un'era, quella firmata dal presidente Angelo Moratti e da Helenio Herrera - il ricordo dell'Inter -, che mise il club nerazzurro e la città di Milano al centro delle cartine d'Europa e del mondo". "Giuliano Sarti è stato uno dei più grandi portieri italiani, rappresentante di una tradizione simbolo ed eccellenza del nostro calcio. Ha vinto tantissimo e ha amato i nostri colori. Oggi, circondato dall'affetto dei suoi cari, il portiere della Grande Inter ci ha lasciato. A lui, alla sua famiglia, va l'affetto e il pensiero commosso di tutta F.C. Internazionale e dei tifosi nerazzurri".

Mazzola, lui e Picchi due maestri della difesa  - "Giuliano arrivò all'Inter da calciatore affermato e maturo, mentre io ero ancora solo un ragazzino. Sono commosso dalla sua scomparsa, è stato un grande portiere e un grande uomo, aveva un modo di stare in porta tutto suo. Lui e Picchi fra i segreti del successo dell'Inter". Così Sandro Mazzola ricorda Giuliano Sarti, portiere di Fiorentina e Juve, ma soprattutto della Grande Inter che, con Helenio Herrera in panchina, vinse tutto, a metà degli anni '60.

Ansa

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