Il Belgio ha fatto irritare l’Italia
“Non prendete le aeree di sosta per dei porcili”. Con questo slogan, un’agenzia pubblicitaria belga
invita i suoi connazionali a non usare le aeree di sosta come pattumiere a
cielo aperto. Fino a qui siamo tutti d’accordo, il verde va rispettato perché è
il nostro polmone naturale. Però, come sempre, a pagarne le conseguenze
con un ritorno d’immagine negativo è il nostro Paese. L’Italia ha dei
precedenti che non ci fanno onore all’estero, e l’emergenza Napoli del 2008 ne
è un esempio che nessuno può dimenticare, quando cumuli d’immondizia avevano
invaso interi quartieri da togliere il respiro per l’aria avvelenata. Ma quello
non fu un caso riconducibile a una distratta amministrazione locale, semmai ai
fatti di malavita legati alla camorra.
Nel
manifesto, che campeggia ovunque sulle strade del Belgio e oltre i confini del
territorio, risalta l’immagine di un maiale dentro un’automobile cinquecento
Fiat che abbandona un sacco d’immondizia quasi indisturbato, con riferimenti
alla poca pulizia degli italiani nei confronti delle nostre città d’arte.
L’immagine ha suscitato perplessità e sconcerto soprattutto tra i
cinquecentisti di tutt’Italia, perché loro non sono maiali e amano il loro
Paese, malgrado tutto, e adesso chiedono alle autorità di competenza il ritiro
immediato dei manifesti e una campagna pubblicitaria riparatoria che esalti la
500 come simbolo virtuoso dell’italianità.
Agosta A.
Commenti
Posta un commento