Le parole della mamma della baby bulla
«Ho
fallito come madre, perdono»
«Chi ha messo il video su Facebook ci ha distrutti, doveva filmare e portare il telefonino ai carabinieri»
«Quello che ha fatto mia figlia è indescrivibile. Io mi sento una nullità come genitore, in questo momento. La nostra famiglia vive un incubo»
«Il suo profilo è stato chiuso dai carabinieri il primo giorno, quelli che ci sono ora sono tutti falsi. Noi non viviamo più da quando è stato pubblicato quel filmato. Io non sto andando al lavoro, né lei a scuola. Riceviamo minacce e insulti. Mi accusano non solo di essere stata presente al pestaggio, ma anche di essermi complimentata con lei. Ma quale madre farebbe una cosa simile? Io ero al lavoro a Milano quando è successo, le mie colleghe possono testimoniarlo»
«Chi ha messo il video su Facebook ci ha distrutti, doveva filmare e portare il telefonino ai carabinieri»
«Quello che ha fatto mia figlia è indescrivibile. Io mi sento una nullità come genitore, in questo momento. La nostra famiglia vive un incubo»
«Il suo profilo è stato chiuso dai carabinieri il primo giorno, quelli che ci sono ora sono tutti falsi. Noi non viviamo più da quando è stato pubblicato quel filmato. Io non sto andando al lavoro, né lei a scuola. Riceviamo minacce e insulti. Mi accusano non solo di essere stata presente al pestaggio, ma anche di essermi complimentata con lei. Ma quale madre farebbe una cosa simile? Io ero al lavoro a Milano quando è successo, le mie colleghe possono testimoniarlo»
«Quello
che è accaduto è gravissimo. Mia figlia ha sbagliato e pagherà
nelle sedi opportune. Quando sarà possibile incontrarci, io cercherò
di scusarmi con la famiglia dell’altra ragazza. Ma quello che mi ha
fatto più male è stato il comportamento degli amici presenti: loro
dovevano fermarla. E allo stesso modo, la persona che ha filmato non
doveva mettere il video su Internet, ma andare a consegnarlo ai
carabinieri, perché mia figlia giustamente pagasse per ciò che ha
fatto»
«Io
credo che questa persona non si renda conto di quanto male ci ha
fatto. Mia figlia non è un mostro e mi fa orrore che persone adulte
si scaglino contro una ragazza di 15 anni senza neppure conoscere la
nostra famiglia. Io sono separata da 13 anni, ho cresciuto i miei due
ragazzi con gli stessi valori. Purtroppo non con lo stesso risultato.
Ma la rissa è avvenuta dopo tante provocazioni, non per un ragazzo,
come si è detto. Mia figlia è irruente, non le puoi mettere i piedi
in testa, ma non è arrivata a fare quello che ha fatto di punto in
bianco. So di minacce e insulti che riceveva da giorni. Abbiamo anche
le registrazioni e abbiamo assunto un legale per tutelarci. Ora
speriamo solo che tutto questo clamore finisca presto e che la verità
sia ristabilita in altra sede».
Aprile B.
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