"È iniziato tutto nel giardino di Monet a Giverny. Lo ricordo come se fosse ieri. Era il dicembre del 1979. Da più di trent’anni, ogni sera mi domando come sarebbe stata la mia vita se non fossi entrato in quel giardino." Quasi fosse una caccia al tesoro, privo di un vincitore, l’autrice del romanzo vuole mettere alla dura prova la fragilità morale dei suoi protagonisti, e lo fa con una lettura di pensiero che sconvolgerà la tranquilla e apparente esistenza di Frèdèric Solis e di Pètronille. Tutto gira attorno alla pittura degli impressionisti francesi, da Monet a Sisley, come riscoperta visiva dei paesaggi di un mondo tutto da riscoprire, perduto. Un inizio di lettura quasi tedioso, fastidioso, come se Parigi fosse il centro del mondo, e il resto solo briciole di una ciambella data ai senzatetto. Il romanzo, diventa interessante, nel momento in cui Frèdèric Solis, avvocato di professione, s’imbatte in una particolare eredità ricevuta da uno sconosciuto, Fabrice Nile, con
Fiume di persone per la festa del Gioia a Scicli. La tradizionale festa di Pasqua, come ormai ogni anno, attira diverse migliaia di persone nella bella Scicli barocca. Il pazzo e casuale modo di portare a spalla il Cristo Risorto (" u Gioia") da parte dei portatori, rende la processione un vero e proprio spettacolo che rapisce oltre che gli sciclitani anche diversi turisti provenienti da ogni parte del mondo. La festa inizia il sabato notte con la messa che porta alla "resuscita", l'improvviso apparire del Gioia dietro l'altare al grido di Gioia dei fedeli. Poi si continua la domenica da mezzogiorno fino al primo pomeriggio, con la processione, come già detto in modo pazzo e casuale. Nel pomeriggio una normale processione porta il Cristo Risorto per le vie del paese. In tarda serata la statua riesce e riprende nuovamente il suo ritmo infernale effetuando varie tappe in vari punti storici del centro di Scicli con spettacolari giochi pirotecnici. Il tutto si
Gli uomini devono fare pipì in piedi o seduti? Il curioso dibattito si è acceso in queste settimane in Germania a causa di una sentenza di un tribunale tedesco. La vicenda ha davvero dell’incredibile. Un uomo trentadue enne, direttore finanziario, e la sua compagna di vita, decidono di riconsegnare il lussuoso appartamento preso in affitto e traslocare in un altro consono alle loro esigenze lavorative, chiedendo in cambio la somma di 3 mila euro, deposito cauzionale lasciati al padrone di casa al momento di occuparlo. Secondo il suo ex padrone di casa gli spettano solo un terzo della cifra da lui versata. La causa di tale decisone è scaturita da una vasta macchia acida lasciata sul pavimento attorno al water. Secondo il locatore dell’appartamento il danno è di quasi 2 mila euro, il lussuoso pavimento in marmo è ormai rovinato e sarà difficile ripristinarlo. “ L’abitudine di fare “pipì in piedi” è un’usanza degli uomini primitivi”. Il 32enne lo ha citato in giudizio, c
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